Vaticano sospesi i pagamenti tramite carte di credito

 

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L’ufficio filatelico e numismatico conferma formalmente il blocco per bancomat e carte di credito. Ora sono accettati solo assegno e vaglia postale internazionale.

“Per ragioni tecniche indipendenti dalla nostra volontà tutti i pagamenti con moneta elettronica (bancomat, carte di credito) sono momentaneamente sospesi”. È la nota giunta questa mattina dall’Ufficio filatelico e numismatico vaticano. Conseguenza di una decisione, dai toni finanziari ma dalle conseguenze anche diplomatiche, varata da Roma all’inizio del mese e riguardante tutti gli interlocutori presenti nel piccolo Stato. “Le norme vigenti nell’Unione Europea -è l’interpretazione data dalla Banca d’Italia, cui si deve il provvedimento- consentono alle banche dei Paesi comunitari di operare in un Paese extra-comunitario solo a condizione che in quest’ultimo siano presenti una regolamentazione bancaria e un sistema di controlli di vigilanza adeguati e che siano possibili scambi di informazioni tra le rispettive autorità… Nella Città del Vaticano mancano sia una regolamentazione bancaria sia il riconoscimento europeo di «equivalenza» antiriciclaggio”. “Coloro i quali -concludono dall’Ufn- avessero eseguito degli ordini di materiale filatelico e numismatico utilizzando tale sistema di pagamento sono pertanto pregati di provvedere al reintegro delle somme”, impiegando unicamente le forme di pagamento alternative ora accettate, vale a dire assegno o vaglia postale internazionale.

 

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